GIOIELLI E ABITI TRADIZIONALI PRESSO GLI ALBANESI D'ITALIA TRA MITO E STORIA

   Gli abiti tradizionali,  nelle comunità albanesi esistenti in Italia, oggi vengono indossati solo in alcune occasioni. Le “testimonianze” riguardano soprattutto il costume femminile, perché quello maschile è raramente usato,perché gli uomini , a differenza delle donne, erano costretti , per lavoro,ad essere sempre a contatto con i “latini”.  Il costume delle donne,invece, si è conservato ed è giunto,quasi inalterato, fino ai nostri giorni, anche se ne esistono pochissimi esemplari che sono conservati gelosamente da qualche famiglia ancora legata alla tradizione.

    Le donne avevano tre tipi di abiti: quello giornaliero, quello di mezza festa  e quello della festa,da indossare nelle occasioni importanti quali il matrimonio.

    Il costume, presso molte località come San Demetrio Corone, Caraffa e Vena,  è caratterizzato dalle ampie maniche delle camicette.

Comune a tutti gli insediamenti albanesi  è il tipico cappello a barchetta: la “keza”  che si indossava da sposate.I costumi sono splendidi e sontuosi : in raso e oro sono ornati da preziosi ricami.

L’abbigliamento era composto da una camicia di lino  lunga, quanto una sottana, detta “linja”, da una gonna stretta in vita “coha”, dal cappello,”la keza”, da un velo sottile,squepi e da una cintura d’argento  che veniva stretta in vita:”brezi”. Sulla camicetta poteva essere indossato un corpetto:”xhipuni”.

        In questa “mostra fotografica” , tenutasi il 10-11 e 12 settembre a Falconara Albanese,sono presi in esame gioielli e costumi tradizionali di varie comunità : Si tratta di materiale fotografico recente e non ,di litografie, acquarelli ecc, frutto di una ricerca sul territorio ad opera di  Carla Moschetto.

 

·         Lo splendido abito nuziale è caratterizzato dal prezioso velo intessuto con fili d’oro (tuvula treni) che copre il capo e scende lungo le spalle. L’abito è completato da preziosi gioielli (S.Demetrio Corone)

·         Gli abiti di gala sono caratterizzati da splendide camicie bianche ornate da ricchi merletti.Le gonne terminano quasi sempre  con galloni dorati. Completano i costumi gioielli caratteristici: orecchini,collana con medaglioni e spille.

·         L’abito nuziale serviva anche da costume di mezza festa, di gala e di lutto eliminando o aggiungendo degli elementi.( S.Demetrio Corone)

·         L’abito comprende una gonna rossa di tessuto a lamine d’oro sulla quale si indossa  un’altra gonna di colore verde azzurro ornata da un gallone dorato e rialzata davanti  per lasciare visibile  parte della sottogonna rossa. Del medesimo colore è il ricco corpino dalle maniche ricamate che copre la camicia bianca con ampia scollatura  fermata da uno spillo a medaglia in oro.

·         Durante le danze di primavera in onore di Skanderberg le donne indossavano i costumi di gala e di mezza festa.

·         Ricchi sono i ricami che caratterizzano i costumi di gala

·         Spesso,per non dire sempre, la gonna è indossata su una sottogonna che lascia intravedere un ricco ricamo dorato. L’abito è completato da uno scialle ricamato con fili dorati. Nella foto sono da notare i vistosi e splendidi orecchini

·         Le litografie rappresentano costumi femminili di Mongrassano. Quella a destra è stata incisa da G. Dura ed F. Gatti, edita a Napoli da Cuciniello e Bianchi.  L’altra ( a sinistra) ,di dimensioni decisamente più grandi,  è stata delineata da Sgroppo ed edita a Parigi nel 1826.

·         L’abito nuziale è di San Demetrio Corone. Lo splendido velo , intessuto con fili d’oro,  durante il rito nuziale  copriva il viso della sposa. Il corpino , indossato sulla camicia bianca, è riccamente decorato con disegni dorati.

·         Pur nella sua semplicità il velo di tulle  ricamato con fili d’oro e che nasconde i capelli  denota un’estrema eleganza che conferisce al volto della donna  contemporaneamente semplicità e maestosità.

·         Il costume di gala ( Mongrassano ) è arricchito da un ricco velo e ricami preziosi. Nella seconda foto ( abito di San Benedetto Ullano ) è messa in evidenza la bellezza dei ricami sul velo di tulle.

·         I gioielli in oro rosso e rubini sono di Piana degli Albanesi .Vengono indossati con i costumi festivi . Il girocollo viene allacciato  con un nastro di velluto di color nero.

·         I gioielli di San Paolo Albanese sono parte integrante del corredo nuziale. Particolarmente belli sono gli orecchini a pendente lavorati in oro e impreziositi da pietre colorate; il pendente ( al centro) simula un fiocco e termina con un altro pendente di forma ovale impreziosito da una perlina rossa.

·         I gioielli fanno parte di una collezione privata della famiglia Garrafa-Musacchio di San Martino di Finita. La collana ottocentesca è in oro e termina con un doppio pendente a forma di fiocco; al centro  vi è un ciondolo di forma ovale con decorazioni sovrapposte.  Il girocollo di velluto nero porta al centro una placca in oro con decorazioni costituite di piccoli fiori.

·         La collana fa parte di una collezione privata di San Martino di Finita: è in oro ed è costituita da due pendenti laterali a bottone e uno centrale più lungo.

·         Il pendente in oro è sostenuto da un nastro di velluto nero : i due elementi laterali sono costituiti da fiocchi ; la parte centrale dalla lavorazione e dal soggetto molto particolare termina con una stella  anch’essa in oro e pasta vitrea.

·         La lunga collana in oro e con vari elementi  decorativi è impreziosita da perline: Caratteristici sono i due fiocchi laterali, al centro termina  con un ciondolo rotondo  con una decorazione sovrapposta.

·         Nella foto vediamo il pendente sostenuto da un nastro di velluto nero e una collana molto appariscente  formata da un pendente a placca  con decorazioni  terminante con altri tre pendenti. I gioielli fanno parte della collezione privata di Barci Raffaele-Cervicati.

·         Originali sono gli orecchini di San Nicola dell’Alto a forma di omino, in scaramazze e pasta vitrea.

·         Particolarmente preziosi gli orecchini pendenti  in oro bianco e diamanti e perle di fiume. Da notare l’incastonatura a giorno delle pietre.

·          Molto originali sono le due lunghe catene d’oro del corredo nuziale fermate ai due lati della camicia con due spille anch’esse d’oro.

·         Questo splendido pendente fa parte della collezione privata I.Barci-Cervicati.  Viene allacciato  al collo con una striscia di velluto.

·         Orecchini pendenti in oro dalle fogge più varie: a forma di cuore, a goccia piatta, pendente a fiocco,pendente complesso a cerchio, tutti con elementi decorativi sovrapposti e pasta vitrea.

·         Donne di Piana degli Albanese in costumi tradizionali

·         Particolare: donna di Piana degli Albanesi

·         Figurina di donna albanese anonima rappresentate donna di Vena

·         Acquarelli anonimi e non databili

·         A sinistra:costume femminile giornaliero di Greco di Vena.  A destra: costume di lutto. Sono conservati nell’archivio Disegni della Società Napoletana di storia Patria

·         A sinistra: Costumi di Firmo; quello femminile è in uso anche a Lungro,Acquaformosa e Spezzano Albanese.   A destra: Costumi tradizionali di San Martino di Finita; quello maschile è ancora oggi usato in Albania meridionale e in Grecia.                                                                                                                                                                     A sinistra: Costume di Ejanina, un tempo indossato quotidianamente, ora l’uso è limitato.                                                        A destra: Costume tradizionale  “quotidiano” di Santa Sofia d’Epiro.

 

·         A sinistra: Costumi di Ejanina e Frascineto , quello  maschile è simile a quello degli Albanesi di Grecia.    A destra: La “ vallja” con i costumi di gala di Frascineto ed Ejanina.

 

·         Ragazze che indossano costumi  tradizionali in occasione di una cerimonia nuziale ( due foto).

 

                                                                                                            Raffaele Moschetto

 

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